Chiacchiere di carnevale, martedì 26 febbraio, ore 11.35

Scritto da il 25 Febbraio 2019

Croccanti, delicate e appiccicose, conquistano per il loro gusto di caramello e agrumi
praticamente irresistibili e, anche se fritte, sicuramente meno dannose delle chiacchiere,
quelle fatte sottovoce come la calunnia cantata nel Barbiere di Siviglia che, per Rossini, è
“un venticello … che alla fin trabocca e scoppia … e fa l’aria rimbombar”.
 500 g di farina 00
 1 tazza di latte tiepido (circa 150 ml)
 1 hg. di burro (oppure 100 ml. di olio di semi spremuti a freddo)
 il succo di un arancia e di un limone
 la scorza grattugiata di 1 limone e di 1 arancia biologici
 150 g di zucchero semolato
 olio di arachide per friggere
 zucchero a velo
 un pizzico di sale

Su di una spianatoia forma una fontana con la farina e al centro aggiungi i liquidi e il burro
fuso (o in alternativa l’olio). Sbatti con una forchetta incorporando a poco a poco la farina
circostante e impasta il tutto fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.
Fai riposare almeno un’ora involtata nella pellicola, quindi stendi la pasta con il mattarello
come se fossero tagliatelle.
Cospargi la superficie della sfoglia con la scorza grattugiata degli agrumi e lo zucchero
semolato, quindi arrotola delicatamente il tutto in maniera serrata. Taglia il rotolo ottenuto a
strisce di circa 1 cm. e sistema ciascuna rondella su di un vassoio e fai asciugare per
almeno un’ora.
Friggi in abbondante olio di arachide caldo pochi pezzi alla volta per non abbassare troppo
la temperatura.
Quando le tagliatelle saranno dorate, scolale con un mestolo forato e fai asciugare su
carta da cucina. Lascia raffreddare e termina spolverando con lo zucchero a velo.
Un consiglio: durante la frittura un po’ dello zucchero fuoriesce e “sporca” l’olio quindi è
bene che tu tolga tutte le impurità con l’aiuto del mestolo.