Biografia
Sono nata a Subbiano (AR) nel 1956, buona annata per il vino, ma triste per le vicende politiche internazionali. I miei genitori erano persone di origini umili che mi hanno cresciuto con affetto, rigore etico e morale; da loro ho imparato il valore per il rispetto e per la dignità così come il valore e la ricerca della libertà e della giustizia, ho imparato a non arrendermi di fronte alle difficoltà che la vita offre e ancora ad avere il coraggio dell’ottimismo, a guardare sempre avanti, ad apprezzare ciò che si ha, a voler bene a se stessi ed al mondo. Mio padre, partigiano, è morto quando ero piccola, lasciandomi con la mamma e mia sorella che era adolescente. Faceva il mezzadro e pertanto, essendo a lui affidato il “podere” rimanemmo senza casa e lavoro. Quelle due donne, mia mamma e mia sorella, affrontarono quella situazione drammatica con tanta forza e determinazione, ricostruendo dal niente, una buona vita per la nostra famiglia. Sicuramente in questa vicenda della mia vita risiede la consapevolezza che nel tempo ho acquisito della “forza delle donne”, convinzione che fa la differenza anche nella mia esperienza politica a di vita. Oggi vivo con mia figlia, Teresa, e con Chicco che è il nostro cane. La sensibilità e passione per la politica, nasce anche dalla mia storia, dal bisogno di giustizia sociale e di riscatto, per tutti coloro che sono lasciati indietro. Ho sperimentato in prima persona come le scelte politiche incidano sulla vita: grazie infatti alle riforma degli anni 60 che estendeva l’obbligo scolastico, ho potuto studiare; mia sorella invece nata dieci anni prima di me, ha avuto negato questo diritto, io ho avuto la possibilità di un orizzonte più largo; chi è nato prima invece, la generazione che ha iniziato a lavorare a undici – dodici anni, ha subito le negazione di diritti fondamentali. La mia professione è quella di Assistente Sociale che esercito presso il Ministero degli Interni, distaccata presso la Prefettura di Arezzo. Ho iniziato a fare politica intorno al 1975, con l’iscrizione al circolo della FGCI del mio paese e successivamente con l’iscrizione al PCI nel 1978. Da allora ho seguito l’evoluzione del PCI verso il PDS, poi DS ed infine PD. Ho avuto la fortuna di incontrare nella mia esperienza politica, splendide persone dalle quali ho imparato il gusto della condivisione e del lavorare insieme. Ciò che mi ha dato più forza e strumenti è stato l’incontro con il movimento delle donne, nel suo momento più alto, quello in cui l’elaborazione del pensiero femminile s’incontrava con la lotta di piazza e con l’impegno partitico ed istituzionale. Anni quelli in cui si sono sviluppate sensibilità politiche maschili memorabili, come quella di Enrico Berlinguer di cui non dimenticherò mai il comizio di chiusura al Festival Nazionale delle Donne di Arezzo nel 1978. L’esperienza che ha fatto davvero la differenza ed ha guidato e guida ancora il mio cuore e la mia ragione politica è l’esperienza della Carta delle Donne, dei tempi di vita e di lavoro, anni in cui la ricerca intellettuale e la capacità di proposte concrete ha cambiato il volto dell’Italia e la vita di tante donne. Ho ricoperto incarichi di partito, sia negli esecutivi che nelle direzioni comunali e provinciali. Dal 1986 al 1999 sono stata responsabile femminile provinciale anni nei quali nacquero la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità e l’Associazione contro la violenza sessuale “Pronto, Donna!” Dal 1995 al 1999 ho svolto il mio primo incarico amministrativo, come Assessore provinciale, con le deleghe al Personale, politiche sociali e pari opportunità. Esperienza che ho continuato in una seconda legislatura dal 1999 al 2004, con deleghe alle Politiche sociali, alla Pubblica Istruzione, Pari Opportunità e politiche giovanili, cooperazione internazionale. Sono stati anni preziosi, di cui mi piace ricordare tra le tante cose l’attivazione del: Centro Pari Opportunità che offre varie attività di sostegno alla conciliazione di vita, il nido aziendale Provincia-ASL, la casa rifugio ed il centro antiviolenza, l’osservatorio sulle politiche sociali, la consulta degli immigrati e le attività formative per insegnanti finalizzate all’integrazione e successo scolastico e ancora la consulta provinciale per la cooperazione internazionale e l’attivazione di interventi specifici, il primo centro giovani della città, il progetto Happy Night legato alla sicurezza contro l’abuso di alcool e droga, ecc. Dal 2004 al 2006, ho svolto l’incarico di capogruppo DS in Consiglio Comunale ad Arezzo dove già dal 1999, per la prima volta dal dopoguerra, c’era una maggioranza di governo di centrodestra. E’ stata una esperienza forte e significativa, che si è conclusa con le elezioni anticipate provocate da uno scandalo urbanistico (definito variantopoli) che travolse il centrodestra. In quei due anni all’opposizione, sviluppammo una battaglia costante ed unitaria, che creò le condizioni per le dimissioni di tutti i consiglieri di opposizione che unite a quelle di una consigliere di maggioranza determinarono la fine del governo di centrodestra e la riconquista del comune di Arezzo da parte del centrosinistra. Con le elezioni del 2006, sono diventata Vice-Sindaco di Arezzo con deleghe alle Politiche Sociali e Sanità, Pubblica Istruzione e Servizi socio-educativi. Mi piace ricordare che in quei due anni, tra le altre cose sono stati inaugurati nuovi nidi e servizi per l’infanzia con una riduzione drastica delle liste di attesa ed è nato il “servizio educativo integrato”.E’ stato aperto lo “sportello unico per le politiche sociali” strumento di accesso unitario a tutte le informazioni e servizi, ed è stato attivato il “servizio sociale integrato” tra ASL e Comune, quale risposta unitaria per la presa in carico. Dal 2008 sono parlamentare della Repubblica e svolgo la mia attività nella Commissione Lavoro, esperienza che mi ha aperto un mondo parzialmente sconosciuto, al quale mi sto appassionando, senza dimenticare le tematiche di cui mi sono sempre occupata e quelle più di interesse generale a partire dalle questioni che pone il doveroso rapporto con il territorio, con i suoi cittadini ed i loro bisogni, che rimangono un punto fermo della mia attività parlamentare.